L’LH (ormone luteotropo) è una glicoproteina costituita da due subunità, la alfa e la beta. La catena beta conferisce la specificità immunologica all’ormone anche se esiste una similarità strutturale con la catena beta della gonadotropina corionica. Viene prodotto dalle cellule basofile del lobo
anteriore dell’ipofisi, sotto il controllo pulsatile dell’ormone ipotalamico GNRH. L’attività delle ghiandole ipotalamica ed ipofisaria è regolata a sua volta, dal livello degli steroidi gonadici circolanti. Durante il ciclo mestruale l’LH presenta una caratteristico andamento ciclico con un aumento dei
livelli al momento dell’ovulazione.
Nell’uomo agisce come stimolo per la spermatogenesi e la produzione di testosterone. Nell’uomo l’aumento è dovuto ad ipogonadismo primitivo con cariotipo normale (da castrazione, postorchitico, da irradiazione, agenesia testicolare, aplasia germinale) e con cariotipo anormale (sindrome di Klinefelter, sindrome di Turner maschile). E’ diminuito nell’ipogonadismo ipotalamo-ipofisario.
Nella donna è aumentato per insufficienza ovarica primitiva congenita (sindrome di Turner, sindrome di Morris) e acquisita (cisti, malattia policistica, neoplasie, irradiazione). E’ diminuito nell’insufficienza ovarica secondaria a malattie ipofisarie, alterazioni neuroipotalamiche e malattie sistemiche.
La somministrazione di androgeni ed estrogeni determina una diminuzione dei livelli di LH. In caso di disordini mestruali trattati con estro-progestinici è consigliabile eseguire il monitoraggio mensile dell’LH, dopo interruzione, il mese successivo al primo flusso spontaneo.
Tutti i farmaci che possono interferire con i livelli di LH debbono essere sospesi 48 ore prima del test.
Esami collegati: FSH, 17-beta-Estradiolo, Progesterone, Prolattina, Testosterone, Deas, Androstenedione, DHT, Liquido Seminale