L’HBeAg è stato scoperto da Magnius e Espmark in pazienti positivi per l’HBsAg. L’HBeAg è riscontrabile in circolo nella prima fase dell’epatite virale B, ossia durante la fase di attiva replicazione virale, pochi giorni dopo la comparsa dell’HBsAg, e nei portatori cronici di HBsAg (persistenza per oltre 6 mesi di HbsAg ed HbeAg senza formazione di anticorpi). La presenza di HBeAg è strettamente correlata all’aumento del numero di particelle virali (particelle di Dane) circolanti e all’aumento dei livelli di HBV-DNA. L’HBeAg è generalmente presente durante la fase di infettività, mentre la sua persistenza nel siero è spesso associata ad epatite cronica attiva. L’HBeAg è il più affidabile e sensibile indicatore sierologico di alta infettività in soggetti positivi per HBsAg.
E’ consigliabile eseguire il prelievo a digiuno da 12 ore.