La Beta 2 Microglobulina è legata strutturalmente agli antigeni HLA-A,B e C del sistema HLA. Il dosaggio nelle urine può essere utile nella diagnosi di una nefropatia tubulare e la determinazione della concentrazione plasmatica rappresenta un indice di filtrazione glomerulare. Un aumento plasmatico è presente nell’insufficienza renale, neoplasie bronchiali e del tubo digerente, collagenopatie, mieloma multiplo. Un aumento nelle urine può essere dovuto a insufficienza renale, tubulopatie congenite ed acquisite, morbo di Wilson. La beta-2-Microglobulina è aumentata in pazienti affetti da AIDS in fase progressiva. Viene utilizzata inoltre anche come marker tumorale nelle neoplasie renali prima dell’intervento di nefrectomia e dopo l’exeresi chirurgica, per un controllo di eventuali recidive.
Aumenti aspecifici di beta-2-Microglobulina si verificano nella sindrome di Chron, nell’epatite, nella sarcoidosi, nelle vasculiti.
E’ consigliabile il digiuno nelle 12 ore che precedono il test. Il prelievo non può essere eseguito nei pazienti sottoposti di recente ad esami radiografici.